Abuso psicologico: l’invisibile che segna
- Luisa Pesarin

- 10 ott
- Tempo di lettura: 3 min

Una guida per riconoscere i segni dell’abuso emotivo, comprenderne le dinamiche e iniziare a uscirne.
“Non alzava mai le mani. Ma ogni parola era una ferita.”
— Testimonianza anonima
Comprendere, riconoscere e affrontare l’abuso che non lascia lividi, ma ferite profonde
Quando si parla di abuso, la mente corre spesso a immagini visibili: lividi, urla, porte sbattute. Ma esiste una forma di violenza più silenziosa, subdola e difficilmente riconoscibile: l’abuso psicologico. È l’invisibile che segna. Un male che agisce nell’ombra, minando l’autostima, la percezione della realtà e la libertà dell’individuo.
Cos’è l’abuso psicologico?
L’abuso psicologico è una forma di maltrattamento emotivo che si manifesta attraverso comportamenti manipolatori, svalutazione, controllo, isolamento e minacce sottili o esplicite. A differenza dell’abuso fisico, non lascia cicatrici visibili sul corpo, ma segna profondamente la psiche.
Questo tipo di abuso può verificarsi in relazioni sentimentali, famigliari, amicali o lavorative. Spesso, chi ne è vittima fatica a riconoscerlo perché si sviluppa gradualmente, mescolandosi a gesti d’affetto o giustificazioni razionali.
Segnali comuni dell’abuso psicologico
Ecco alcuni dei segnali più frequenti:
Svalutazione costante: frasi come “non vali niente”, “sei troppo sensibile”, “non ce la faresti senza di me”.
Isolamento sociale: l’abusante scoraggia i contatti con amici o famiglia.
Controllo: domande insistenti su orari, vestiti, scelte personali.
Gaslighting: far sentire la vittima “matta”, negando fatti o responsabilità.
Paura o ansia costante: vivere in uno stato di tensione per paura di “sbagliare”.
Testimonianze: le voci dell’invisibile
“All’inizio pensavo fosse gelosia. Diceva che voleva proteggermi. Poi ha iniziato a decidere con chi potevo parlare, come vestirmi, cosa postare sui social. Mi sentivo confusa, come se avessi sbagliato tutto.”
— Marta, 29 anni
“Ogni giorno mi ripeteva che senza di lui non sarei mai riuscita a combinare nulla. All’inizio ridevo, poi ho iniziato a crederci. Solo dopo anni ho capito quanto ero stata manipolata.”
— Giulia, 36 anni
“Non mi ha mai toccato con un dito. Ma le sue parole erano lame. Mi sentivo piccolo, inutile. Ero convinto di meritare tutto questo.”
— Marco, 41 anni
Dati e statistiche
Secondo l’ISTAT, il 31,5% delle donne italiane ha subito nella propria vita una qualche forma di violenza psicologica da un partner.
Uno studio dell’OMS indica che l’abuso psicologico ha effetti sulla salute mentale simili, e a volte peggiori, rispetto alla violenza fisica: ansia, depressione, disturbi post-traumatici.
Solo una minima parte delle vittime riesce a denunciare o parlare apertamente del proprio vissuto.
Perché è così difficile riconoscerlo?
L’abuso psicologico si camuffa spesso da amore, preoccupazione, interesse. Le frasi manipolatorie vengono mascherate da consigli o “verità scomode”. Inoltre, molte vittime interiorizzano il senso di colpa o la convinzione di meritare quei comportamenti.
Spesso non si riesce a dare un nome a ciò che si prova: confusione, vergogna, paura, accompagnati da un senso di solitudine che rende tutto ancora più complesso.
Cosa fare?
Informarsi: leggere, ascoltare storie, confrontarsi.
Parlare: con amici fidati, terapeuti, centri antiviolenza.
Riconoscere: i propri limiti, i segnali di disagio, le dinamiche tossiche.
Agire: anche un piccolo passo è un inizio. Allontanarsi fisicamente o emotivamente può salvare.
Conclusione: il diritto a stare bene
Nessuno merita di vivere in una gabbia fatta di parole taglienti e sguardi di disprezzo. L’abuso psicologico è reale, anche se invisibile. E come ogni ferita, può guarire — ma solo se riconosciuta, accolta e curata.
Parlarne è il primo passo per uscire dal silenzio e ritrovare la propria voce.
💬 Se pensi di essere vittima di abuso psicologico o conosci qualcuno che potrebbe esserlo, non restare in silenzio. Ci sono centri di ascolto, psicologi e servizi dedicati pronti ad aiutarti. Non sei solə.





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